Piastre e setti - DW8

     
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DOLMEN Piastre e setti in c.a.

Il programma Piastre e setti permette di ottenere sia in maniera automatica che interattiva, la distribuzione di armature necessarie a coprire le sollecitazioni agenti. Il programma può prendere in conto sollecitazioni di tipo membranale e di tipo flessionale determinando le armature superiori ed inferiori disposte secondo due direzioni scelte dall’utilizzatore. E’ possibile utilizzare sia il metodo delle “Tensioni Ammissibili”, sia il metodo degli “Stati Limite”.

 

Caricato il setto o la piastra nel modulo interattivo, esso calcola le aree di armatura minime richieste. Tali aree sono determinate con l’ipotesi di armatura semplice e sulla base di un momento di calcolo ricavato come descritto al punto F.1 dell’Eurocodice 2 (Metodo di Wood). I valori sono riferiti ai cosiddetti punti di Gauss e vengono visualizzati separatamente per la posizione orizzontale e verticale, superiore ed inferiore. L’opzione “Aggiuntiva” permette di conteggiare un’armatura minima diffusa (rete costante su tutto l’elemento) e quindi di visualizzare le sole aree da aggiungere alla maglia base.

 

Il programma consente di definire il copriferro superiore ed inferiore, la percentuale minima di armatura rispetto all’area di calcestruzzo ed una larghezza per la ridistribuzione delle sollecitazioni. È possibile visualizzare tutte le caratteristiche di sollecitazione (sforzi normali, tagli, momenti flettenti e torcente), le quantità teoriche di armatura ed i momenti di calcolo. L’armatura di una piastra o di un setto può essere organizzata secondo campi o travate ed i campi possono essere sovrapposti in tutto o in parte. È possibile effettuare una disposizione di armature del tutto manuale, con lo scopo di ottimizzare le quantità e le posizioni, oppure lasciarsi guidare dalle funzioni di progetto automatico.

Il programma esegue la verifica a punzonamento per muri e pilastri evidenziando la superficie ed il perimetro critico (metodo EC2), lo sforzo agente ed i valori resistenti.

 

Per quanto riguarda i risultati del calcolo si possono vedere le tensioni nel calcestruzzo, nel caso di verifica alle t.a., oppure le deformazioni massime, nel caso di utilizzo del metodo agli s.l.u; queste possono essere effettive, cioè quelle calcolate con l’armatura realmente disposta, teoriche, cioè le tensioni relative all’armatura teorica richiesta.

Inoltre sono diagrammabili i valori di taglio lungo i due assi principali del macroguscio ed il taglio totale.

Per quanto riguarda i valori di momento e sforzo normale sono disponibili i valori rispetto agli assi X e Y, i valori principali e i valori di calcolo da cui derivano direttamente le aree teoriche.

Sono poi visualizzabili le reazioni vincolari.

Si segnala anche la possibilità di diagrammare le armature o le sollecitazioni con una  funzione specifica che consente la visualizzazione su allineamenti significativi.

 

Il programma genera gli esecutivi delle armature esportabili in .dxf ed una relazione di calcolo. Le armature possono anche essere esportate nel modello globale della struttura in formato BIM IFC. Vi sono, inoltre, funzioni di interfaccia in output specifiche per Allplan Ingegneria ed in input per la lettura degli sforzi calcolati da altri solutori.

 

DOLMEN prevede una nuova modalità di modellazione e verifica pensata esplicitamente per le piastre alleggerite, una tipologia costruttiva molto diffusa ed interessante anche sotto il profilo economico, che combina le caratteristiche favorevoli delle solette piene a quelle dei tradizionali solai alleggeriti. La presa in conto di pesi e rigidezze avviene generando una piastra composta da normali elementi finiti a guscio, ma di due materiali diversi: nelle zone piene il calcestruzzo standard e nelle zone alleggerite un materiale dalle caratteristiche opportunamente tarate in funzione della dimensione e della spaziatura dei blocchi di alleggerimento.

 

Il modulo Meshatore automatico (DW17) permette, associato al CAD3D struttura, la modellazione automatica di una piastra (normalmente in c.a.) a partire dalle informazioni strutturali note (posizione di pilastri, muri, fori, ecc…).

Operando, ad esempio, sulla carpenteria, è necessario assegnare il perimetro della porzione da modellare, quindi si possono definire i pilastri toccandone i lati o più semplicemente un punto interno ed in modo analogo si impongono le posizioni in cui esistono delle pareti o dei fori.

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BIM: esportazione armature macrogusci nel formato IFC

 
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Sulla base di una distanza massima tra i nodi, il programma ricerca una meshatura rispettosa dei vincoli forniti in precedenza. Nell’analizzare piastre di dimensione considerevole è possibile omettere gli elementi verticali che giungono sulla stessa sostituendoli con vincoli di opportuna rigidezza; il programma è in grado di costruire automaticamente una scheda di vincolo equivalente ad un pilastro o ad un muro di cui sono note l’altezza ed i vincoli alle estremità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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