Il programma propone in automatico degli schemi di armatura predefiniti che l’utente può modificare e personalizzare in modo
semplice, adattandoli alle sue esigenze e salvandoli anche per lavori successivi. Ogni schema riporta l’indicazione circa
l’idoneità o meno nei confronti della geometria dell’opera. Una volta effettuata la scelta dello schema si visualizzano i ferri,
ma potranno ancora essere apportate modifiche variandone il numero, il diametro e le coordinate.
Tramite apposite finestre di visualizzazione è possibile visionare l’armatura in sezione sia nella parte dell’elevazione che nella
parte della fondazione per l’intero sviluppo del muro. La tavola dell’armatura, creata in automatico, può essere esportata in
formato .dxf.
Oltre alla spinta del terreno il software prevede l’inserimento di carichi concentrati o distribuiti, lineari o trapezi, agenti sul
profilo del terreno, alla quota desiderata e su ogni elemento strutturale. Per ogni carico va indicata la tipologia, in modo che
nella generazione automatica dei casi di carico vengano applicati i giusti coefficienti moltiplicatori.
Le combinazioni di carico sono generate in automatico in funzione dell’approccio scelto, oppure possono essere create autonomamente
dall’utilizzatore.
IS Muri
esegue la verifica dell’elemento strutturale in ogni sua sezione significativa secondo il metodo agli Stati Limite Ultimi e di
Esercizio, secondo quando previsto dalle NTC 2018 e dagli Eurocodici (implementa le indicazioni di EN1992-1-1, EN1996-1-1, EN1997-1,
EN1998-1 e EN1998-5 per tutte le verifiche eseguite), secondo i diversi approcci di progetto previsti dalle Normative. L’analisi può
essere svolta in condizioni statiche e dinamiche.
Il profilo del terreno, sia a monte che a valle, è rappresentato da una spezzata i cui vertici possono essere facilmente spostati
dall’utilizzatore con il mouse. Il terreno può essere composto da più strati le cui caratteristiche
sono assegnabili in modo rapido, a seconda che sia coesivo, non coesivo o roccia. Ad ogni strato si associa un'inclinazione che può
essere differente tra monte e valle. IS Muri consente la definizione di un materiale di riempimento sopra la mensola di fondazione di monte, con effetto sui
calcoli delle spinte in particolare in caso di terreni rimaneggiati (aventi grado di compattazione minore e quindi maggiormente
"spingenti") o più pesanti (che vanno quindi a dare un contributo positivo alla stabilità dell'opera di sostegno).
La falda può avere quote ed inclinazione differenti a monte ed a valle; occorre indicare, inoltre, la quota di inversione che
potrà essere libera, cioè specificata dall’utente, o impostata automaticamente nel punto medio della fondazione.
IS Muri
esegue le verifiche a ribaltamento, a scorrimento, a capacità portante e a stabilità globale. Il metodo impiegato per il calcolo
delle spinte è quello del "cuneo di tentativo" o di Culmann, se si è scelto come metodo "ka" (coefficiente di
spinta attiva), altrimenti utilizza il coefficiente di spinta a riposo, se si è scelto come metodo "k0". Grazie al
metodo del Cuneo di Tentativo IS Muri è perfettamente in grado di calcolare la spinta in presenza di pendio di forma qualunque,
anche multistrato, in presenza di strati inclinati, di carichi e di falda.
La capacità portante della fondazione è, invece, calcolata secondo le teorie di Terzaghi, Meyerhof, Vesic, ecc.
La verifica di stabilità globale è svolta
secondo i metodi di Fellenius e di Bishop. Impostata una maglia di centri
il programma genera in modo automatico le possibili superfici di scorrimento e ne valuta il fattore di sicurezza, tenendo conto di
pali e di tiranti. Sono implementate le verifiche a SLE in fondazione: limite alla tensione del calcestruzzo, limite alla
tensione delle armature, apertura delle fessure. La verifica a fessurazione è opzionalmente disattivabile da parte dell’utente,
separatamente per la parte strutturale.
La verifica dei tiranti eventualmente inseriti viene eseguita secondo il metodo
proposto e discusso da Bustamante e Doix, distinguendo nei risultati la parte di verifica strutturale
dell' acciaio dei trefoli dei tiranti dalla verifica geotecnica del bulbo di ancoraggio.
Un'apposita finestra mostra lo stato deformativo e tensionale della sezione interessata lungo il fusto del muro. E' possibile
visualizzare la deformata del modello ad elementi finiti e, sui singoli vertici di questi, sono valutabili gli spostamenti
orizzontali e verticali. I risultati sono tutti consultabili anche nella schermata principale del programma, questi
riguardano le pressioni, lo sforzo nomale, il momento ed il taglio sul fusto e sulla fondazione, le sottospinte idrauliche e le
verifiche geotecniche. La rappresentazione avviene tramite diagrammi colorati affiancati da scala graduata che ne velocizzano la
lettura. In corrispondenza di pali e tiranti sono riportate le sollecitazioni corrispondenti e le relative verifiche.
Delle funzioni "macro" consentono, inoltre, di creare rapidamente, grazie all’inserimento di pochi dati e
a una procedura guidata, un muro composto da due conci o un muro a contrafforti (sia lato monte che lato valle).
Un'altra "macro" di tipo geotecnico permette di generare velocemente un terreno composto da più strati, definendone le
caratteristiche geotecniche ed un'ultima consente di impostare un muro di cantina (attivando il vincolo in testa, impostando k0 come
metodo di calcolo delle spinte e bloccando la fondazione).
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