COMPATIBILITA'
CON WINDOWS 11 |
Con la nuova versione Dolmen 2023 è
stata ottimizzata la compatibilità di tutti i
moduli del programma Dolmen per il sistema
operativo Windows 11. Questo lavoro, che non salta
subito all’occhio nel normale utilizzo di Dolmen,
è in realtà fondamentale per adeguarsi al meglio
alle novità che il nuovo sistema operativo offre.
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VERIFICHE
MEDIANTE IL METODO SEMPLIFICATO (§ 7.0 nel Menu
principale) |
- §7.0 nel Menu
principale
Sono state
apportate alcune migliorie alle funzionalità
offerte dal menu principale. Tra queste di
rilevanza è la possibilità di attivare l’opzione
per l’esecuzione delle verifiche secondo il metodo
semplificato in modo più generale. Infatti è ora
possibile selezionare questo tipo di verifica sia
per le strutture non dissipative che per quelle
dissipative. Non risulta quindi più necessaria la
scelta, fin dall’inizio della modellazione, di
struttura di tipo dissipativo solo per la
necessità di utilizzare il metodo semplificato.
Questa opzione è resa possibile, oltre che dal
pannello principale (tramite il modulo “Dati
Generali”) anche all’interno dei singoli Moduli di
progetto Trave Continua e Pilastri.
In caso di dubbi riguardo la scelta da effettuarsi
sulle impostazioni del metodo di calcolo e del
tipo di struttura (dissipativo o non dissipativo)
è possibile premere il tasto “i” nel pannello dei
DATI GENERALI. Questo tasto apre un file che offre
una esaustiva spiegazione di ciò che questa
opzione comporta nell’ambito delle varie verifiche
strutturali.
- §7.0 in DW14 -
Trave Continua e DW16-Pilastri
È
possibile attivare l’opzione per l’esecuzione
delle verifiche secondo il metodo semplificato sia
per le strutture dissipative che per quelle non
dissipative. L’opzione è attivabile anche come
default dal pannello principale (come descritto in
precedenza) e non rende più necessario distinguere
il tipo di struttura sulla base della scelta di
utilizzare il metodo semplificato.
Maggiori informazioni riguardo agli effetti che
hanno le impostazioni del tipo di verifica e del
tipo di struttura si trovano premendo il tasto “i”
a fianco delle impostazioni. Questo pulsante apre
un file che offre una esaustiva spiegazione di ciò
che questa opzione comporta nell’ambito delle
varie verifiche strutturali.
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DW1 -
CAD 3D |
- DW6 - Analisi
sismica
E’ stata
automatizzata e facilitata la possibilità di
assegnare uno spettro elastico orizzontale diverso
da quello generato in automatico dal programma: lo
spettro elastico potrà essere definito in forma
tabellare, ovvero per punti, oppure assegnando
direttamente i parametri che lo definiscono, sulla
base di dati forniti in relazioni geologiche
specifiche o dalla committenza. Nel primo caso
(spettro assegnato per punti) è inoltre possibile
l’importazione diretta da file Excel o altro (ad
esempio .txt) per semplice “copia e incolla”.
Lo spettro di progetto sarà quindi ottenuto da
quello così assegnato tramite divisione per il
fattore “q” impostato nei Dati Sismici, e verrà
utilizzato secondo le scelte dell’utente per
l’analisi sismica lineare sia semplificata, sia
dinamica.
Utilizzando uno spettro definito autonomamente per
le analisi all’interno del CAD 3D, questo sarà
riportato automaticamente nella relazione sismica
generata dal modulo “relazione interattiva”.
- Controlli
modellazione - Check DB
Continua
nella nuova Release 2023 l’evoluzione del checkdb,
prezioso strumento che affianca il progettista nel
controllo del modello, segnalando eventuali errori
grossolani relativi alla modellazione strutturale
o evidenziando la presenza di possibili criticità.
Nello specifico sono stati inseriti nuovi
controlli quando si ricorre a sezioni definite
dall’utente. Infatti, quando la complessità di
sezioni di travi o colonne ne richiede la
definizione manuale (anche con importazione dxf)
tramite il modulo sezioni utente è
possibile che molte sezioni vengano importate nel
CAD 3D ed in seguito modificate. Queste fasi non
banali possono accidentalmente creare degli errori
di modellazione, soprattutto per sezioni
importate, utilizzate e poi modificate: il checkdb
segnala quindi la presenza di sezioni utente
importate nel modello 3D ma non più presenti nella
libreria delle sezioni utente.
Inoltre il
checkdb aggiunge ora nuovi controlli
avanzati per la fase di modellazione delle murature.
Per questo tipo di strutture non è raro trovarsi
di fronte a facciate che presentano una
disposizione molto irregolare delle aperture (le
aperture non sono allineate tra un piano e
l’altro). In queste situazioni è frequente la
presenza di pareti con aperture al di sotto di
altre che ne sono prive. La modellazione
automatica in questi casi inserisce un unico
grande maschio murario (piano senza aperture) al
di sopra di un piano con molteplici aperture; al
piano inferiore, seguendo la teoria del prof.
Dolce, vengono inseriti cordoli flessibili al di
sopra delle aperture. Questa modellazione può
comportare che un maschio murario massiccio (piano
superiore) scarichi il suo peso su un unico punto
al di sopra o in prossimità di cordoli flessibili,
il che può essere penalizzante in quanto nella
realtà la muratura è in grado di generare dei
comportamenti ad “arco” che portano il carico a
distribuirsi in modo più uniforme al piano
inferiore. In questi casi sarebbe quindi
necessaria una modellazione ad hoc da parte del
progettista, tuttavia queste zone possono essere
di non facile individuazione.
Quindi il checkdb, di questa release,
oltre a segnalare come già faceva in precedenza lo
scarico diretto su un cordolo flessibile, è in
grado di rintracciare e segnalare al progettista
la presenza di aperture integralmente comprese al
di sotto di un pannello murario in modo da
indirizzarne l’attenzione ed indurlo a valutare
con attenzione la modellazione locale della zona,
rendendo per esempio interamente rigido il cordolo
flessibile.
- Definizione delle
sezioni degli elementi
Importazione
sezioni utente
È ora automatico
l’aggiornamento delle sezioni utente (in ingresso
nel CAD 3D) assegnate ad uno o più elementi e poi
modificate. Infatti la modifica di una sezione
all’interno del modulo sezioni utente implica la
variazione delle caratteristiche geometriche della
sezione stessa. L’aggiornamento delle sezioni è
necessario e fino alla scorsa release andava fatto
manualmente, con Dolmen 2023 l’aggiornamento delle
sezioni viene effettuato semplicemente chiudendo e
riaprendo il CAD 3D.
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Nuovo comando
“Spezza aste nell’intersezione”
È disponibile una nuova
funzione per la modellazione degli elementi asta
all’interno del CAD 3D. La nuova funzione è
“Spezza aste nell’intersezione” e permette di
dividere in automatico due aste intersecantesi
creando nell’intersezione un nodo comune a
entrambe. Questo comando si attiva con il comando
“Struttura-->Aste-->Spezza aste
nell’intersezione” e riduce il tempo operativo
necessario con il consueto “Spezza asta”.
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-
Carichi nel modello
Nuovo file
riassuntivo dei carichi
E’ possibile generare un
file riassuntivo dei carichi applicati sugli
elementi strutturali, e utilizzarlo nella “relazione
interattiva”. Questo nuovo file, oltre ad
essere inseribile automaticamente in relazione, è
utile ai fini della scrittura del capitolo
“Analisi dei carichi” nella relazione finale
contenendo un elenco asta per asta (e nodo per
nodo) di tutti i carichi applicati alla struttura
con i relativi valori.
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Nuovi tasti “Espansione” e “Compatta” in
“Esplora carichi”
Sono stati inseriti due
nuovi tasti di espansione intelligente in esplora
condizioni. Questi pulsanti migliorano le
funzionalità di quelli già presenti nel pannello
(“Taglia”, “Copia” e “Incolla”) permettendo di
espandere e compattare velocemente tutte le voci
dei carici presenti all’interno delle varie
condizioni.
Queste funzionalità sono utili per trovare e
correggere velocemente errori commessi
nell’assegnazione dei carichi. Espandendo l’albero
dei carichi, è possibile accorgersi di aver
inserito erroneamente dei permanenti (di qualunque
tipo: aste, solai, gusci, ecc..) nei variabili.
Per correggere l’errore potrebbe sembrare
necessario togliere ogni carico dai singoli
elementi e poi riassegnarli ai medesimi nella
condizione giusta (procedura corretta, ma molto
lunga), mentre con i comandi di editing è
possibile spostare direttamente i carichi nella
condizione giusta.
- Sezioni utente
Sono state
apportate migliorie varie al modulo Sezioni
Utente, in particolare è stato affinato il calcolo
dei punti notevoli per sezioni standard a C..
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CALCESTRUZZO ARMATO |
- DW14-Trave Continua e DW16-Pilastri
- Esclusione dettagli costruttivi per strutture
esistenti
Possibilità di effettuare verifiche di sola
resistenza per strutture esistenti. In caso di
strutture esistenti, realizzate antecedentemente
alle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni
(NTC 2018) o addirittura precedentemente alle
NTC2008, non era considerata la necessità di
rispettare i dettagli costruttivi attuali. È
infatti comune trovarsi di fronte a travi che non
rispettano i minimi costruttivi delle NTC 2018. In
questi casi però il tecnico strutturale è
interessato a indagare la resistenza strutturale
degli elementi e la segnalazione del non rispetto
dei minimi attuali potrebbe essere causa di
confusione. È ora presente a tal fine una spunta,
all’interno del pannello laterale “Dati travata”,
che permette di eseguire la verifica strutturale
omettendo:
- I controlli nelle
combinazioni di esercizio
- I controlli dei minimi di armatura
secondo il capitolo 4 delle NTC2018.
In questo modo il progettista può
focalizzarsi sulla resistenza strutturale della
travata come effettivamente progettata all’epoca.
- DW14-Trave Continua - Miglioramento
Trave carichi mobili
All’interno del programma Trave Continua è
presente un modulo di calcolo a se stante per il
calcolo delle sollecitazioni di aste definite
senza passare dal CAD 3D. In questo modulo è stato
affinato il calcolo delle reazioni vincolari per
carichi mobili.
- DW16-Pilastri e IS FC-Resistenza al
Fuoco
Esportazione completa verso IS Fuoco
(Verifica Resistenza sotto Incendio)
La nuova Release integra la possibilità di
esportazione automatica da Pilastri a IS Fuoco.
Questa funzionalità permette a Pilastri di
trasmettere a IS Fuoco:
- I dati geometrici della sezione del Pilastro;
- Il numero, il diametro e al posizione delle
barre di armatura inserite in fase di
progettazione nel modulo Pilastri;
- Le sollecitazioni combinate agenti sul pilastro
nella sezione.
In tal modo non è più necessario reinserire
manualmente le armature dei pilastri. Rimane
possibile l’opzione di passare direttamente dal
CAD 3D ad IS Fuoco, senza però importare i dati
relativi alle barre di armatura. Si ricorda che in
quest’ultimo caso sarebbe inoltre necessario
selezionare i casi di carico prima di esportare
dal CAD 3D in IS Fuoco; ciò viene fatto in
automatico passando da Pilastri ad IS Fuoco.
- DW8-Piastre e Setti
E’ stata inserita la possibilità di armare piastre
e setti come FRC (Fiber Reinforced Concrete)
ovvero calcestruzzo additivato con fibre, con lo
scopo di diminuire la necessità di armatura
ordinaria e migliorare le verifiche di taglio,
punzonamento e fessurazione. Il riferimento è
costituito dalle “Linee guida per la
progettazione, messa in opera, controllo e
collaudo di elementi strutturali in calcestruzzo
fibrorinforzato con fibre di acciaio o
polimeriche”, edite dal Servizio Tecnico Centrale
del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici a
maggio 2022.
Operativamente, dalla voce “Generali >
Parametri”, alla pagina “Materiali” è possibile
accedere all’impostazione dei parametri per
FRC; vedere immagine sottostante.
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- Rinforzo Nodi CA struttura esistente
Nuovo menù “rinforzi di nodi in c.a”
Attraverso il nuovo comando “Rinforzi nodi c.a.” è
ora possibile, per le strutture esistenti in
calcestruzzo armato, inserire e calcolare in
automatico rinforzi specifici per i nodi.
Il metodo di calcolo non richiede la conoscenza
dell’armatura della struttura esistente, infatti:
- Le sollecitazioni sul nodo sono quelle sismiche,
ipotizzando a favore di sicurezza che le travi ed
i pilastri scarichino l’intera
sollecitazione sul nodo senza prima plasticizzarsi
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-
L’armatura interna del nodo è considerata
nulla (nessuna staffa nel nodo)
- L’intera resistenza del nodo è assegnata al
solo rinforzo.
Sulla base di queste ipotesi sono disponibili le
seguenti opzioni di rinforzo:
- “Tessuti FRP”:
Intervento mediante l’applicazione di FRP secondo
quanto specificato nel Fib Bulletin 90.
- “Piastra/connettori”:
Intervento mediante fissaggio al nodo di piastre
in acciaio imbullonate.
- “Genera file input per LOGICA3-SIS.MI.C.A":
Genera il file di input dati per la progettazione
con metodo semplificato del sistema "SIS.MI.C.A"
di Kerakoll mediante software LOGICA3
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DW5 -
Acciaio
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- Nodi acciaio: sono state
inserite nuove voci in relazione relative ad
alcuni dei nodi della libreria dei Nodi in
acciaio.
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- Misura spessori
integrata nel comando Interpiano:
La nuova release rende più facile e fluida la
modellazione delle strutture in muratura grazie
alla possibilità si misurare gli spessori in fase
creazione degli interpiani. Infatti, quando si
crea un interpiano, la finestra “Interpiano di
parete” contiene il nuovo pulsante “Misura”, che
consente di misurare la larghezza dei muri senza
interrompere il comando “Murature -->
Interpiani --> Nuovo” e senza dover andare a
leggere la misura su un altro supporto.
Per sfruttare al meglio le potenzialità di questo
nuovo comando è consigliabile importare la pianta
di ogni piano della struttura. Le piante
strutturali di tutti i piani sono infatti
importabili in Dolmen (ad esempio in dxf) e
posizionabili automaticamente alla quota del
relativo piano nel modello (questa procedura è
utile anche per il corretto inserimento delle
aperture).
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- Affinamento della selezione
automatica delle sezioni per verifica
La nuova release introduce dei miglioramenti nella
scelta delle sezioni di verifica delle murature.
Nello specifico, Dolmen esegue la verifica su più
sezioni lungo l’asse longitudinale del pannello di
muratura. Nell’insieme di tutte queste sezioni
però, potrebbero essere prese in conto anche
quelle appartenenti a zone non significative ma
penalizzanti per la verifica.
Queste zone corrispondono, il più delle volte,
alle parti rigide dei maschi murari (presenti in
prossimità degli interpiani). Un’altra posizione
classica è nell’intersezione tra maschio murario
e fascia di piano, se questa intersezione è
all’interno della parte flessibile del maschio
murario. Entrambe queste situazioni si verificano
per necessità dovute alla costruzione automatica
del modello.
Dolmen individua ed esclude dalla verifica queste
zone non significative.
- Migliorati i criteri di generazione
delle curve di capacità
Per quanto riguarda l’analisi non lineare, sono
stati apportati dei miglioramenti alla creazione
delle curve di capacità ottenute mediante
l’analisi di pushover.
Nello specifico, le curve di capacità in genere
hanno un andamento crescente nella prima fase, a
sui segue un picco della resistenza e infine la
curva comincia a decrescere.
Nella fase finale della curva, in cui le
resistenze decrescono all’aumentare degli
spostamenti, risulta decisamente non banale
individuare l’istante che sancisce l’interruzione
del processo. Questo punto terminale è però di
fondamentale importanza nell’analisi di pushover,
in quanto la sua posizione definisce importanti
caratteristiche della struttura, ad esempio
permette di determinare qual è l’effettiva
capacità dissipativa dell’edificio nei confronti
dell’energia sismica.
È dunque necessario utilizzare dei criteri di
uscita dal processo di generazione delle curve di
capacità dell’analisi di pushover. A questo fine
sono state implementate nuove, più avanzate e più
precise procedure.
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BIM |
- Possibilità di importare ed
esportare il nuovo formato SAF
La release Dolmen 2023 supporta l’importazione e
l’esportazione nel nuovo formato SAF.
Il formato SAF ( Structural Analysis Format)
è un nuovo formato BIM sviluppato dagli ingegneri
di Nemetschek pensato esplicitamente in funzione
dell’analisi strutturale, che consiste in un
foglio Excel opportunamente formattato. È infatti
possibile utilizzando il formato SAF importare ed
esportare informazioni necessarie all’analisi
strutturale: geometria, elementi asta o guscio,
vincoli della struttura, svincoli interni tra gli
elementi strutturali, carichi, combinazioni di
carichi e risultati dell’analisi (sollecitazioni)
per nominare i contenuti fondamentali.
Dolmen in questo momento importa ed esporta
correttamente gli oggetti strutturali (geometria,
aste ed elementi bidimensionali).
Le comunicazioni in formato SAF sono utilizzabili
oltre che su Dolmen e i software Nemetschek anche
per Allplan, ArchiCAD, SCIA e altri sw.
- Integrata la visualizzazione di pali
e plinti nell’esportazione in IFC
Nella nuova release è stata aggiunta la
possibilità di esportare in formato IFC dati sulla
presenza di pali o plinti in fondazione,
consentendone la visione degli ingombri.
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IS FC
- ESPORTAZIONE DA DW16-Pilastri |
IS FC: esportazione da DW16-Pilastri
Si richiama in questa sezione la capacità di Pilastri
di esportare verso IS Fuoco (vedi sopra).
Si sottolinea che la novità di Pilastri risulta un
beneficio anche per IS Fuoco in quanto, come detto
in precedenza, Pilastri può ora esportare, oltre
alla sezione e alle sollecitazioni, anche
l’armatura: passando quindi dal CAD 3D a Pilastri
e da Pilastri in IS Fuoco, è possibile
inserire una volta sola le barre d’armatura.
- Modifiche apportate alla fase di generazione
della relazione per migliorarne la generazione.
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GEOTECNICA |
- IS MC - IS Muri
Migliorie varie, tra cui l’inserimento della
descrizione in relazione di uno specifico tipo di
carico utilizzato per il calcolo.
- IS GM - IS Geomassi
Migliorie varie.
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RELAZIONE
INTERATTIVA |
- Nuovi capitoli in relazione
La versione Dolmen 2023, al passo con gli
aggiornamenti qui riportati, ha inserito i
seguenti nuovi capitoli:
- Capitolo dedicato all’analisi di pushover sulle
murature: se viene eseguita l’analisi di pushover,
sono riportati i criteri di generazione della
curva di capacità.
- Possibilità di inserire automaticamente l’elenco
dei carichi presenti nel modello all’interno dei
“Tabulati di calcolo”.
- Inserimento automatico dello spetro sismico
“personalizzato” nel caso in cui sia utilizzato
per l’analisi sismica.
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