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Sono
disponibili nuovi comandi che perfezionano la
sintassi dell’ambiente grafico, rendendo sempre
più veloce, e sempre più controllabile ed
interrogabile la definizione e lo studio della
struttura.
I nuovi comandi, nello specifico, sono:
• Visualizzazione
grafica delle condizioni di svincolo
delle aste ("Struttura >
Gestione svincoli interni >
Visualizza ON/OFF"): gli svincoli
verranno rappresentati in prossimità
del nodo al quale si riferiscono, come
cerchi (se relativi a rotazioni) o
segmenti (se relativi a traslazioni) ,
disegnati con linee sottili del colore
dell’asta, tratteggiate o continue in
funzione del grado di svincolo.
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Nuovo comando "Carichi > Aree di carico
> Informazioni carichi"
•
Nuovo tasto “Risultante” nell’esplora
Condizioni
• Sottomenu per finestra di "Piano per
guscio/solaio/interpiano/maschio murario"
nel menù popup di tasto destro
• Nuova etichetta “num. scheda spess.
Gusci” (“Struttura > Gusci >
Etichetta ON > Scheda spessori”
• Nuovo comando "Geometria > Operazioni
> Suddividi segmenti in parti uguali"
• Nuovo comando "Struttura > Aste >
Suddividi asta/e in parti uguali"
• Nuovo comando “Struttura>Aste>Gestione
sezioni >Ritorna segmento”
• La funzione “Struttura > Gusci >
Gestione spessori > Genera mesh per volta
“ prevede ora anche modalità di volte a vela
• Nuovi comandi “Struttura>Aste>Gestione
sezioni >modifica materiale sezioni
“e “Struttura>Gusci>Gestione
spessori >modifica materiale spessori“:
pensati soprattutto per le importazioni di
file in formato IFC (utile per il
BIM), nei quali il materiale è spesso definito
solo come un nome.
• Nuovo comando “Trasformazioni
Geometriche > Stiramento > su
coordinata”, anch’esso nato per
facilitare la creazione del modello
strutturale a partire da un file in formato
IFC, ma ovviamente di utilità generale. Nei
file *.IFC molto spesso la rappresentazione
geometrica degli assi delle aste non coincide
in un punto: questo comando serve proprio per
rendere gli estremi delle aste concorrenti ad
una coordinata.
• Controlli automatici in fase di
salvataggio struttura su numero di
elementi assegnati, schede proprietà non
definite etc.
• La visualizzazione delle etichette dei
valori dei risultati ricorda ora il numero
di cifre decimali richiesto dall'utente
nella sessione di lavoro precedente.
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Analisi Dinamica
Nel
pannello dell’ “Analisi dinamica” (pannello
principale > seconda colonna > tasto
“ANALISI DINAMICA”) è ora possibile
visualizzare la risultante delle forze
dinamiche. Questa risultante deriva
dall’analisi dinamica della struttura mediante
la combinazione quadratica degli autovettori.
Proprio per questo motivo, il calcolo è
visibile solo se è stata eseguita l’analisi
dinamica della struttura.
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Analisi Sismica (Elementi secondari:
azioni da “Espulsione Pannelli”)
Nel
programma “Espulsione Pannelli” è possibile
impostare manualmente il periodo proprio
dell’elemento. Questa impostazione consente
la verifica anche di elementi non
strutturali differenti dalle pareti (come ad
esempio elementi o tubazioni appesi, camini,
ecc…). Questi elementi sono generalmente
inseriti all’interno di una struttura molto
più grande, e per il loro dimensionamento è
necessario ottenere le forze sismiche che su
essi agiscono. Con queste forze è possibile
progettare l’elemento secondario
modellandolo in un lavoro a parte e
applicando automaticamente alla struttura
queste forze con l’ausilio di un’analisi
statica semplificata. Per quest’ultimo
passaggio, il dato fondamentale da inserire
è “Sa” (pseudo-accelerazione) che si ricava
dal programma “Espulsione Pannelli Murari”.
In questo applicativo, inserendo i dati
della struttura globale (compresi i
risultati dell’analisi dinamica della
struttura completa) e il periodo proprio
dell’elemento secondario (calcolabile con le
formule di letteratura della scienza delle
costruzioni). Il periodo proprio
dell’elemento secondario deve essere
inserito nella casellina a destra di Ta,
avendo cura di flaggare la cella che è
subito a sinistra. Premendo “Aggiorna” viene
calcolato il parametro Sa da inserire nel
pannello dell’analisi statica. Per la
consueta verifica fuori piano del pannello,
si ricorda che è necessario non flaggare la
casellina a sinistra di Ta.
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È
possibile ora effettuare la lettura diretta
dei risultati delle verifiche sulla singola
asta per selezione nel CAD strutturale”.
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DW8 - Piastre e Setti
Nel programma “Piastre e Setti” è ora
possibile eseguire le verifiche di
fessurazione taglio e punzonamento per
Calcestruzzi fibrorinforzati secondo la
normativa “CNR-DT 204/2006”. Le impostazioni
sono:
DW16 - Pilastri
È possibile con la versione 2024 salvare il
risultato grafico del software “Pilastri” in
formato “.dxf”. Questa nuova funzione permette
di ottenere le tavole grafiche che poi
potranno essere unite per ottenere la tavola
generale dei ferri. Il salvataggio può essere
effettuato in due modi:
1. Usando il menu “file” e lanciando il
comando “Salva disegno” (“file ? salva”) e poi
selezionando “.dxf” come formato di
salvataggio.
2. Cliccando con il tasto destro all’interno
dell’area del disegno e selezionando tra le
voci “salva DXF”.
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I nuovi comandi aggiungono velocità e
facilità di modifica del modello, altri
prevengono silenziosamente problematiche di tipo
geometrico, altri apportano un miglioramento ad
algoritmi esistenti. I nuovi comandi, nello
specifico, sono:
• nuova modalità di assegnazione
spessore delle fasce di piano in schede di
tipo apertura. E’ possibile impostare ora
l’opzione di generazione automatica elementi con
lo stesso spessore dell’interpiano. Ciò consente
di diminuire il numero delle schede di tipo
apertura ed evitare sviste in fase di input.
• Alle proprietà dell’interpiano di
parete sono state aggiunte le due proprietà di “colore
per generazione maschi e fasce” e “colore
per generazione cordoli”: questa aggiunta,
sebbene puramente grafica, consente di generare
un modello nel quale i colori possano servire a
rappresentare visivamente differenti proprietà
degli elementi murari ed essere utilizzati dalle
nuove funzioni di selezione.
• Gli interpiani sono ora selezionabili per
“spessore/materiale/resistenze/spessore
cordolo/colore pannelli e fasce/colore cordolo”,
oltre alla selezione di “Interpiani non
modellati”
• Le modifiche di proprietà interpiano
modificano ora direttamente le aste
costituenti l'interpiano: sono cioè
applicate in automatico le modifiche di
“spessore/ materiale/ sezione cordolo/svincoli
fasce/caratt. resistenza/colore pannelli e
fasce/colore cordolo”, sia generate da comando
di menù, sia applicate dalla finestra di “Edita
proprietà” dell’interpiano. Se il modello è già
stato creato, queste funzioni modificano
unicamente la proprietà oggetto del comando : ad
es. se le aste sono già state precedentemente
suddivise con l'inserimento di nuovi nodi, o
rese infinitamente rigide, il comando "Modifica
spessore" assegna loro una nuova sezione avente
per base il nuovo spessore, ma NON rigenera la
geometria/topologia del modello nè tantomeno gli
estremi rigidi delle aste: le aste mantengono la
precedente numerazione, e se i carichi sugli
elementi (peso proprio compreso) sono già stati
assegnati, NON sono da assegnarsi nuovamente.
Queste nuove funzioni facilitano enormemente
eventuali modifiche del modello, soprattutto se
pensate in abbinamento coi numerosi comandi di
selezione degli interpiani. Ricordiamo però che,
se la modifica non è relativa ad una proprietà
dell’interpiano, ma ad es. alla geometria delle
aperture, e va quindi a modificare la topologia
del modello, il modello deve essere rigenerato
(quindi si creano nuovi elementi con nuova
numerazione) ed eventuali carichi e pesi propri
devono essere riassegnati.
• Sono state modificate le inizializzazioni
della finestra di proprietà interpiano presente
quanto si attiva il comando “Murature >
Interpiani > Nuovo ..”: se seleziono un
interpiano col comando “Edita proprietà”, i
campi della finestra per definizione del nuovo
interpiano mantengono i valori precedentemente
visualizzati , facilitando così
l’importazione delle proprietà
• il motore di conversione della scatola
muraria grafica in telaio equivalente
(“Murature > Crea modello” ) è diventato
sempre più un sistema esperto, sulla base
delle osservazioni sugli lavori presentati
all'assistenza, ed ha imparato come filtrare ed
evitare in modo silenzioso per l'utente tante
piccole incongruenze di modellazione. Ad es., in
una struttura in muratura sovente i muri
perpendicolari si intersecano al centro del
pannello: in fase di creazione del modello ad
aste si rischia quindi di avere quindi delle
aste sovrapposte . Nella generazione del modello
questo problema viene tenuto in considerazione e
si cerca di generare aste distanti di una
quantità minima, tale da non modificare la
concezione strutturale, ma comunque da evitare
sovrapposizioni.
• Il controllo del comando “File > Check
DB” sulle aste intersecantesi e in
generale la selezione di aste intersecantesi
evita ora le aste di pannelli o fasce
appartenenti ad interpiani fra loro differenti .
Questo per evitare che un eventuale modifica di
tipo “Spezza asta in automatico” colleghi fra
loro queste aste, cosa che potrebbe portare ad
un modello mal condizionato, visto che nella
scatola muraria le intersezioni fra interpiani
diversi vanno risolte a livello di cordolo
• Per i rinforzi di tipo CAM (il
brevetto di EDIL CAM Sistemi) : modifiche nel
calcolo del taglio resistente e nella loro
descrizione in relazione di calcolo
• Nel programma per l’analisi dei
cinematismi di cinematismi di collasso è
ora possibile inserire anche spinte come carico
uniformemente distribuito: nei casi di
distribuzione delle spinte più semplici ( es.
volte a botte) non è più necessario
schematizzare la volta in un altro lavoro ed
importarne le reazioni vincolari cambiate di
segno.
• Tante altre modifiche non sono immediatamente
visibili: tutti gli algoritmi di calcolo,
verifica, di analisi non lineare etc. sono
quotidianamente modificati come ricaduta di casi
specifici presentati all’assistenza
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- Neve
Il programma “Neve” per il calcolo del
carico neve è stato completamente
riscritto con i nuovi parametri di
riferimento. Dotato di una nuova veste
grafica, il programma dispone in realtà di
molte nuove funzioni. In primis l’elenco dei
comuni è stato aggiornato all’elenco fornito
dall’ISTAT il 22 gennaio 2024. Per la maggior
parte dei comuni sono inoltre riportate (ove
reperite) maggiori informazioni riguardo alla
geografia del comune: per essere di supporto
al progettista, sono infatti riportate
l’altitudine media, minima e massima del
territorio di ogni comune. Inoltre il
programma permette, cliccando su “chiudi”, di
ricordare i dati impostati nella sessione di
lavoro, e di riaprirli in automatico non
appena Neve è nuovamente avviato (di fatto si
tratta di un salvataggio). Il calcolo è
inoltre in grado di calcolare il carico della
neve per strutture transitorie, secondo quanto
riportato nella normativa NTC18 al paragrafo
3.4.2 e nella circolare al paragrafo C3.4.2.
La relazione di calcolo è stata anche essa
rivista e aggiornata e riporta tutti i
dettagli del calcolo del carico neve. Inoltre,
è ora possibile esportare in automatico i
carichi neve nel CAD 3D come “carichi di
solaio”.
Il programma è disponibile, oltre che in
italiano, anche in inglese, francese e
spagnolo.
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• Ove possibile (dipende da
come sono state definite nel file),
importando un file *.IFC, per le slab
viene generato il piano medio e
rappresentato con linea tratteggiata: questo
consente di stimare gli spessori sul disegno,
e poi di mantenere i soli piani medi ed
utilizzarli per la generazione della mesh.
• L’importazione da file *.IFC
legge ora nuove entità di definizione
geometrie
• Tutti i programmi per il BIM sono
stati correlati di brevi spiegazioni
(dall'apposito tasto "?")
• L'importazione dal formato SAF
prevede ora delle opzioni di importazione:
in particolare consente ora di assegnare il
lato minimo dei gusci da utilizzare
nella generazione automatica delle mesh.
• Fra le
opzioni di importazione da formato
SAF, ancora una comporta
importanti modifiche alle meshature
automatiche. Per definizione,
gli elementi bidimensionali
descritti da questo formato
dovrebbero essere degli elementi da
discretizzare in elementi
guscio e non già i singoli gusci, e
gli elementi monodimensionali
travate e pilastrate e non già
elementi asta. Tuttavia, alcune
sw-house hanno deciso di sfruttare
le potenzialità del formato per
fornire le mesh già discretizzate e
i singoli elementi finiti asta, vale
a dire il vero e proprio modello FEM
e non le carpenterie.
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Se si ci
si trova di fronte ad un caso di
questo tipo (è sufficiente
controllare nel visualizzatore), per
evitare che in lettura del file il
programma tenti delle meshature
automatiche, o generi un numero
eccessivo di elementi continui trave
e pilastro, basterà deselezionare le
opzioni “Crea membrature” e “Crea
mesh”
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• Nel CAD3D Struttura sono
state aggiunte nuove opzioni per la
lettura di file *.DXF in 3D finalizzate
all’importazione di modelli strutturali
da Revit: com’è noto, Revit
non comunica al mondo esterno ad
AutoDesk un eventuale modello
strutturale di aste e nodi presente al suo
interno: tale modello è però
visualizzabile ed esportabile in
DXF. Le opzioni prevedono quindi una
tabella di conversione colori (i colori
serviranno poi per la selezione dei
segmenti finalizzata alla loro conversione
in elementi asta di differenti sezioni) ,
la possibilità di definire una scala in
fase di importazione, e il
nuovo comando “Geometria >
Operazioni > Unisci segmento
multiplo”. Quest’ultimo nasce
dall’osservazione del fatto che sovente
Revit prolunga, aggiungendo dei tratti, i
segmenti rappresentanti gli assi
baricentrici di travi e pilastri allo
scopo di farli incontrare nei nodi, ma
avere queste suddivisioni può risultare
scomodo ad esempio, in fase di definizione
degli svincoli delle aste.
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