NOVITÀ RELEASE 24

 

 


 


  CAD 3D  

Sono disponibili nuovi comandi che perfezionano la sintassi dell’ambiente grafico, rendendo sempre più veloce, e sempre più controllabile ed interrogabile la definizione e lo studio della struttura. I nuovi comandi, nello specifico, sono:

Visualizzazione grafica delle condizioni di svincolo delle aste ("Struttura > Gestione svincoli interni > Visualizza ON/OFF"): gli svincoli verranno rappresentati in prossimità del nodo al quale si riferiscono, come cerchi (se relativi a rotazioni) o segmenti (se relativi a traslazioni) , disegnati con linee sottili del colore dell’asta, tratteggiate o continue in funzione del grado di svincolo
• Nuovo comando "Carichi > Aree di carico > Informazioni carichi"
• Nuovo tasto “Risultante” nell’esplora Condizioni
• Sottomenu per finestra di "Piano per guscio/solaio/interpiano/maschio murario" nel menù popup di tasto destro
Nuova etichetta “num. scheda spess. Gusci” (“Struttura > Gusci > Etichetta ON > Scheda spessori”
• Nuovo comando "Geometria > Operazioni > Suddividi segmenti in parti uguali"
• Nuovo comando "Struttura > Aste > Suddividi asta/e in parti uguali"
• Nuovo comando “Struttura>Aste>Gestione sezioni >Ritorna segmento
• La funzione “Struttura > Gusci > Gestione spessori > Genera mesh per volta “ prevede ora anche modalità di volte a vela
• Nuovo comando “Struttura>Aste>Gestione sezioni >modifica materiale sezioni “: pensato soprattutto per le importazioni di file in formato IFC (utile per il BIM), nei quali il materiale è spesso definito solo come un nome.
Controlli automatici in fase di salvataggio struttura su numero di elementi assegnati, schede proprietà non definite etc.
La visualizzazione delle etichette dei valori dei risultati ricorda ora il numero di cifre decimali richiesto dall'utente nella sessione di lavoro precedente.


- Analisi Dinamica

Nel pannello dell’ “Analisi dinamica” (pannello principale > seconda colonna > tasto “ANALISI DINAMICA”) è ora possibile visualizzare la risultante delle forze dinamiche. Questa risultante deriva dall’analisi dinamica della struttura mediante la combinazione quadratica degli autovettori. Proprio per questo motivo, il calcolo è visibile solo se è stata eseguita l’analisi dinamica della struttura.



- Analisi Sismica (Elementi secondari: azioni da “Espulsione Pannelli”)

Nel programma “Espulsione Pannelli” è possibile impostare manualmente il periodo proprio dell’elemento. Questa impostazione consente la verifica anche di elementi non strutturali differenti dalle pareti (come ad esempio elementi o tubazioni appesi, camini, ecc…). Questi elementi sono generalmente inseriti all’interno di una struttura molto più grande, e per il loro dimensionamento è necessario ottenere le forze sismiche che su essi agiscono. Con queste forze è possibile progettare l’elemento secondario modellandolo in un lavoro a parte e applicando automaticamente alla struttura queste forze con l’ausilio di un’analisi statica semplificata. Per quest’ultimo passaggio, il dato fondamentale da inserire è “Sa” (pseudo-accelerazione) che si ricava dal programma “Espulsione Pannelli Murari”. In questo applicativo, inserendo i dati della struttura globale (compresi i risultati dell’analisi dinamica della struttura completa) e il periodo proprio dell’elemento secondario (calcolabile con le formule di letteratura della scienza delle costruzioni). Il periodo proprio dell’elemento secondario deve essere inserito nella casellina a destra di Ta, avendo cura di flaggare la cella che è subito a sinistra. Premendo “Aggiorna” viene calcolato il parametro Sa da inserire nel pannello dell’analisi statica. Per la consueta verifica fuori piano del pannello, si ricorda che è necessario non flaggare la casellina a sinistra di Ta.




   DW5 - ACCIAIO


È possibile ora effettuare la lettura diretta dei risultati delle verifiche sulla singola asta per selezione nel CAD strutturale”.

 

  CALCESTRUZZO ARMATO  


DW8 - Piastre e Setti
Nel programma “Piastre e Setti” è ora possibile eseguire le verifiche di fessurazione taglio e punzonamento per Calcestruzzi fibrorinforzati secondo la normativa “CNR-DT 204/2006”. Le impostazioni sono:




DW16 - Pilastri
È possibile con la versione 2024 salvare il risultato grafico del software “Pilastri” in formato “.dxf”. Questa nuova funzione permette di ottenere le tavole grafiche che poi potranno essere unite per ottenere la tavola generale dei ferri. Il salvataggio può essere effettuato in due modi:
1. Usando il menu “file” e lanciando il comando “Salva disegno” (“file ? salva”) e poi selezionando “.dxf” come formato di salvataggio.
2. Cliccando con il tasto destro all’interno dell’area del disegno e selezionando tra le voci “salva DXF”.



 

  DW12 - Muratura Portante

I nuovi comandi aggiungono velocità e facilità di modifica del modello, altri che prevengono silenziosamente problematiche di tipo geometrico, altri per miglioramento di algoritmi esistenti I nuovi comandi, nello specifico, sono:

• nuova modalità di assegnazione spessore delle fasce di piano in schede di tipo apertura. E’ possibile impostare ora l’opzione di generazione automatica elementi con lo stesso spessore dell’interpiano. Ciò consente di diminuire il numero delle schede di tipo apertura ed evitare sviste in fase di input.
• Alle proprietà dell’interpiano di parete sono state aggiunte le due proprietà di “colore per generazione maschi e fasce” e “colore per generazione cordoli”: questa aggiunta, sebbene puramente grafica, consente di generare un modello nel quale i colori possano servire a rappresentare visivamente differenti proprietà degli elementi murari.
Gli interpiani sono ora selezionabili per “spessore/materiale/resistenze/spessore cordolo/colore pannelli e fasce/colore cordolo”, oltre alla selezione di “Interpiani non modellati”
Le modifiche di proprietà interpiano modificano ora direttamente le aste costituenti l'interpiano: sono cioè applicate in automatico le modifiche di “spessore/ materiale/ sezione cordolo/svincoli fasce/caratt. resistenza/colore pannelli e fasce/colore cordolo”, sia generate da comando di menù, sia applicate dalla finestra di “Edita proprietà” dell’interpiano. Se il modello è già stato creato, que-ste funzioni modificano unicamente la proprietà oggetto del comando : ad es. se le aste sono già state precedentemente suddivise con l'inserimento di nuovi nodi, o rese infinitamente rigide, il co-mando "Modifica spessore" assegna loro una nuova sezione avente per base il nuovo spessore, ma NON rigenera la geometria/topologia del modello nè tantomeno gli estremi rigidi delle aste: le aste mantengono la precedente numerazione, e se i carichi sugli elementi (peso proprio compreso) sono già stati assegnati, NON sono da assegnarsi nuovamente. Queste nuove funzioni facilitano enor-memente eventuali modifiche del modello, soprattutto se pensate in abbinamento coi numerosi comandi di selezione degli interpiani. Ricordiamo però che, se la modifica non è relativa ad una proprietà dell’interpiano, ma ad es. alla geometria delle aperture, e va quindi a modificare la topo-logia del modello, il modello deve essere rigenerato (quindi si creano nuovi elementi con nuova numerazione) ed eventuali carichi e pesi propri devono essere riassegnati.
• Sono state modificate le inizializzazioni della finestra di proprietà interpiano presente quanto si attiva il comando “Murature > Interpiani > Nuovo ..”: se seleziono un interpiano col comando “Edita proprietà”, i campi della finestra per definizione del nuovo interpiano mantengono i valori precedentemente visualizzati , facilitando così l’importazione delle proprietà
il motore di conversione della scatola muraria grafica in telaio equivalente (“Murature > Crea modello” ) è diventato sempre più un sistema esperto, sulla base delle osservazioni sugli lavori presentati all'assistenza, ed ha imparato come filtrare ed evitare in modo silenzioso per l'utente tante piccole incongruenze di modellazione. Ad es., in una struttura in muratura sovente i muri perpendicolari si intersecano al centro del pannello: in fase di creazione del modello ad aste si rischia quindi di avere quindi delle aste sovrapposte . Nella generazione del modello questo problema viene tenuto in considerazione e si cerca di generare aste distanti di una quantità minima, tale da non modificare la concezione strutturale, ma comunque da evitare sovrapposizioni.
• Il controllo del comando “File > Check DB” sulle aste intersecantesi e in generale la selezione di aste intersecantesi evita ora le aste di pannelli o fasce appartenenti ad interpiani fra loro differenti . Questo per evitare che un eventuale modifica di tipo “Spezza asta in automatico” colleghi fra loro queste aste, cosa che potrebbe portare ad un modello mal condizionati, visto che nella scatola muraria le intersezioni fra interpiani diversi vanno risolte a livello di cordolo
• Per i rinforzi di tipo CAM (il brevetto di EDIL CAM Sistemi) : modifiche nel calcolo del taglio resistente e nella loro descrizione in relazione di calcolo
• Nel programma per l’analisi dei cinematismi di cinematismi di collasso è ora possibile inserire anche spinte come carico uniformemente distribuito: nei casi di distribuzione delle spinte più semplici ( es. volte a botte) non è più necessario schematizzare la volta in un altro lavoro ed importarne le reazioni vincolari cambiate di segno.
• Tante altre modifiche non sono immediatamente visibili: tutti gli algoritmi di calcolo, verifica, di analisi non lineare etc. sono quotidianamente modificati come ricaduta di casi specifici presentati all’assistenza

 

    APPLICATIVI DI SUPPORTO

- Neve
Il programma “Neve” per il calcolo del carico neve è stato completamente riscritto con i nuovi parametri di riferimento. Dotato di una nuova veste grafica, il programma dispone in realtà di molte nuove funzioni. In primis l’elenco dei comuni è stato aggiornato all’elenco fornito dall’ISTAT il 22 gennaio 2024. Per la maggior parte dei comuni sono inoltre riportate (ove reperite) maggiori informazioni riguardo alla geografia del comune: per essere di supporto al progettista, sono infatti riportate l’altitudine media, minima e massima del territorio di ogni comune. Inoltre il programma permette, cliccando su “chiudi”, di ricordare i dati impostati nella sessione di lavoro, e di riaprirli in automatico non appena Neve è nuovamente avviato (di fatto si tratta di un salvataggio). Il calcolo è inoltre in grado di calcolare il carico della neve per strutture transitorie, secondo quanto riportato nella normativa NTC18 al paragrafo 3.4.2 e nella circolare al paragrafo C3.4.2. La relazione di calcolo è stata anche essa rivista e aggiornata e riporta tutti i dettagli del calcolo del carico neve. Inoltre, è ora possibile esportare in automatico i carichi neve nel CAD 3D come “carichi di solaio”.
Il programma è disponibile, oltre che in italiano, anche in inglese, francese e spagnolo.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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